Il Marocco è sicuramente uno dei Paesi al mondo più famosi per il suo artigianato.
Dall’ottone al legno, dai tessuti in sabra 8fibra di cactus) ai cuscini in kilim, dai pouf in pelle finemente ricamati alle splendide geometrie in zellige.
I suoi tappeti, le ceramiche ed in prodotti cosmetici di argan sono ricercati e venduti in tutto il mondo!
Gli artigiani marocchini si tramandano il mestiere da generazioni e le tecniche usate sono quelle di una volta.
Mani sapienti, con pazienza, realizzano i prodotti tradizionali per la vita di tutti giorni ma anche come abbellimenti per la propria casa e per il corpo.
Tra i prodotti più ricercati in tutto il mondo, ci sono sicuramente i tappeti berberi Beni Ouarain.
Potrete trovare questi splendidi tappeti esposti nei variopinti souk, ma sono originari delle montagne dell’Atlas, dove cooperative di donne berbere li realizzano completamente a mano ancora oggi.
Originariamente, questi tappeti venivano usati come pavimenti delle tende della tribù berbera dei Beni Ourain, nella zona montuosa del Medio Atlante in Marocco.
Questi tappeti prendono infatti il loro nome.
I Beni Ourain sono realizzati in morbida lana di pecora della razza marmoucha, che nei secoli ne ha fatto la migliore soluzione per dormire e coprirsi dai rigidi inverni dell’Atlante.
Infatti questi tappeti sono intessuti a mano con telai di legno con fili annodati uno ad uno, lunghi circa 6/7 cm per renderli morbidi e soffici.
I loro motivi sono geometrici e le tradizionali maglie a diamante sono le più ricercate.
La lana di pecora viene lavata a mano e non viene colorata, il motivo unico di ogni tappeto è costituito da linee che vanno dal marrone scuro al nero su uno sfondo ecrù, come i colori del vello delle pecore.
Il Marocco è poi famoso per le sue splendide ceramiche, troverete milioni di bancarelle, negozi e atelier che vendono terrecotte di ogni genere.
Le ceramiche più famose sono quelle di Safi con le sue pennellate imprecise e temi floreali, seguono poi le costose ceramiche blu di Fes, finemente dipinte con sinuose forme geometriche, sempre più ricercate sono poi le ceramiche di Tamegroute, di un colore verde acceso e ferroso che vengono prodotte nel sud del Marocco vicino al deserto di Zagora.
Gli artigiani lavorano la ceramica completamente a mano con tecniche antiche.
Non mancheranno mai, colorate e divertenti, sulle tavole marocchine.
Un artigianato molto apprezzato è poi la pelle.
Con le pelli vengono realizzati splendidi pouf che fanno parte dell’arredamento marocchino in ogni abitazione e riad.
In Marocco vengono prodotte ogni tipo di pelletteria, dalle borse, alle famose babbucce, dai sandali alle cinture lavorate con disegni e impreziosite da pietre semi preziose.
La pelle viene conciata nelle tannerie e le più famose in Marocco sono a Fes e a Marrakech.
Nelle tannerie, le concerie marocchine, le pelli vengono inizialmente immerse nelle vasche che contengono una miscela di acqua, sale, calce e urina di mucca (le vasche più chiare).
Questa miscela caustica serve ad ammorbidire notevolmente le pelli, eliminandone il grasso, resti di carne e peli.
Dopo essere lasciate in ammollo per un paio di giorni, vengono grattate per eliminare il pelo ed il grasso in eccesso.
Prima di passare alla tintura, vengono nuovamente immerse in altre vasche che contengono acqua e sterco di piccione.
Quest’ultimo, dal momento che contiene ammoniaca, rende le pelli notevolmente più morbide e malleabili, facilitando l’assorbimento del colore nel processo di tintura.
Il conciatore, per ottenere la morbidezza desiderata della pelle, la pesta coi suoi piedi fino a un massimo di 3 ore all’interno della vasca.
Le vasche più scure contengono invece i coloranti naturali.
L’olio d’oliva serve invece a lucidarle.
Dopo il processo di tintura, le pelli vengono estratte dalle vasche e lasciate asciugare al sole.
Potrete scorgerle sulle cime dei tetti o appese ai terrazzini degli edifici circostanti.
Una volta terminata la tintura, il cuoio viene venduto agli artigiani, che provvederanno a trasformarlo.
Tra i prodotti più amati ed unici del Marocco non possiamo poi dimenticarci l’argan, oro liquido del Marocco che viene coltivato e prodotto solo nelle zone atlantiche della regione del Souss, tra Agadir ed Essaouira.
Per la sua rarità e particolarità, nel 1988 l’UNESCO dichiarò la regione “Riserva della Biosfera”.
Le popolazioni berbere del Marocco lo utilizzano da secoli l’olio di argan, sia come alimento, sia come cosmesi, anche se nel mondo è stato scoperto solo recentemente grazie alle sue proprietà uniche.
L’Argania spinosa può resistere alle aride condizioni climatiche della zona ed il suo frutto è una bacca ovale che, all’interno di una noce molto dura, contiene 3 semi, chiamati anche “mandorle di argan”.
Ed è proprio da questi noccioli che la popolazione berbera ha sempre estratto due tipi di prodotto: l’olio alimentare, dalle ricche proprietà nutritive (antiossidanti) e l’olio cosmetico, dalla forte azione idratante.
L’olio di argan ha la nomea di essere molto prezioso non solo per la rarità del suo albero, che nel mondo si trova esclusivamente in questo luogo, ma anche perché la sua estrazione richiede un processo lento.
L’estrazione dell’olio infatti è eseguita abilmente dalle donne berbere attraverso le cooperative che animano e sostengono la regione del Souss.
Le nocciole vengono rotte per ricavarne le mandorle e a seconda dell’uso che si vuole fare dell’olio, alimentare o cosmetico, ci sono due tecniche di estrazione da seguire.
Per la realizzazione dell’olio alimentare, la mandorla viene torrefatta, mentre per l’olio cosmetico le mandorle vengono direttamente pressate a freddo attraverso una pressa di pietra.
Sono necessari 3 kg di mandorle per ottenere 1 lt di olio.
L’olio di argan è uno degli oli più ricchi di acidi grassi insaturi, elementi che gli permettono di svolgere un’azione idratante e ristrutturante della pelle.
Queste azioni sono possibili grazie alle sue proprietà molto nutrienti per la pelle, i capelli e le unghie.
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