Il viaggio è sempre qualcosa di personale, è un’esperienza sensoriale unica!
C’è chi viene colpito da un panorama, chi da uno sguardo, chi da un profumo.
Ci sono però alcune sensazioni che rimangono impresse nei viaggiatori più di altre e questo lo si può capire solo dopo che, come noi, si ripercorrono gli itinerari tante volte e con viaggiatori molto diversi tra di loro.
Tutti cercano esperienze uniche, reali e vere; ed è questo che cerchiamo di offrire con Sahara Desert Travel.
Chi ci contatta per la prima volta, spesso ci chiede cosa fare in Marocco, avere delle idee per un tour, quali città visitare.
In questo articolo, vi lasciamo alcuni consigli suggeriti proprio dalle persone che hanno viaggiato con noi e si sono innamorati insieme a noi di un Marocco magico e variopinto, ricco di tradizioni e storia.

1) Tramonto nel deserto del Sahara e pernottamento in un accampamento tra le dune

Arrivando a dorso di dromedario al vostro accampamento, vi sentirete come un mercante beduino di un’antica carovana.
Il falò acceso, la musica berbera di sottofondo. Sprofondate su un colorato pouf guardando il cielo.
Il sole che sparisce all’orizzonte, la sabbia fine ancora calda del sole che cambia colore dall’oro al rosso intenso e poi, milioni di stelle e la via lattea, più bella che mai!

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2) L’antica Kasbah di Ait Ben Haddou, la città di sabbia

Vederla per la prima volta lascia senza fiato!
Improvvisamente nella mente compaiono colonne sonore ed immagini di tempi lontani…ed avrete proprio ragione!
Ait Ben Haddou è stato il teatro di numerosi film e serie televisive epiche: Game of Thrones ed il Gladiatore, solo per citarne alcune.
Ma Ait Ben Haddou è anche la kasbah meglio conservata del continente africano.
Ma cos’è una kasbah? E’ una cittadella fortificata, un castello berbero realizzato con la tecnica costruttiva del “pisè” (paglia e piccoli ciottoli cementati con fango) o in terra cruda, alla vista sembra proprio fatto della sabbia che la circonda.
Potrete visitarla fino alla cima, da cui si gode un panorama unico!

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3) La medina di Marrakech, perdendosi nei colorati souk

Non avete visto niente se non vi perdete almeno per un po’ nelle medina rosa di Marrakech!
Lasciatevi trascinare dai profumi e dalle grida dei venditori ambulanti.
Spezie, tappeti variopinti ed incantatori di serpenti vi aspettano nel souk più colorato del Marocco.

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4) La rossa valle di Dades, tra canyon, strane forme rocciose e ripidi passi di montagna

La Valle di Dades si trova nel sud del Marocco, sulla strada che da Marrakech porta al Deserto.
Terra marziana, la roccia è ferrosa, di un colore rosso intenso.
La valle si stringe tra le rive del fiume Dades dove viene coltivato la pianta dell’henné.
Contadini piegati preparano la paglia per i loro animale, le donne lavano i panni al fiume, i bambini corrono nei campi polverosi.
Il panorama è spettacolare, le rocce formano figure, come la sabbia che gocciola tra le dita creando torri contorte;
la strada si restringe e si arriva al passo di Dades, tra canyon e percorsi a zig zag.
Bellissimo percorrere la valle anche a piedi, sulle rive del fiume, ammirando la vita bucolica che lo circonda.

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5) Fes el Bali, tornare indietro nel tempo nella medina della città imperiale di Fes

Quello che mi ha colpito di Fes, non è solo la bellezza decadente di una delle medine più antiche del Marocco, tra palazzi decorati e sacri mausolei.
La cosa che più rimane impressa è il labirinto di viuzze, il susseguirsi disordinato di mercati ordinati per categorie, di artigiani che lavorano la pelle, il legno, i tessuti e le ceramiche ancora come centinaia di anni fa, a mano e con strumenti a volte rudimentali.
Consiglio sempre di prendere una guida esperta per visitare la medina, per non perdersi e per godersi a pieno i racconti di una persona locale, che può trasmettervi le sfumature di una città così emblematica.

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6) Dormire in un tipico riad in medina

Non si può viaggiare in Marocco senza pernottare in un tipico riad almeno una notte.
La parola “riad” (in arabo: رياض ) deriva dal plurale arabo di “giardino” (rawd), in Marocco in particolare indica una forma di abitazione tradizionale, costruita intorno a un giardino o a un cortile interno. 
Negli ultimi anni, molte di queste abitazioni sono state restaurate e trasformate in alloggi per turisti. 
Ce ne sono di antichissimi. 
Bellissima sensazione lasciare il caos della medina ed entrare in un paradiso tutto vostro, nel silenzio, tra fontane zampillanti, terrazze piene di piante e zellige colorate come ornamenti.

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7) Prendere il tè su una terrazza di Marrakech nell’ora della preghiera della sera

Una romantica poesia non potrebbe avere un volto più azzeccato.
La poliedrica piazza Jamaa El Fna, patrimonio Unesco, sullo sfondo delle terrazze dei caffè ammonticchiate tra le case.
L’incantevole vista della moschea della Koutoubia, gemella della bella Giralda di Sevilla, dove il sole si nasconde a fine giornata regalando un tramonto dipinto di rosso.
Il canto dei muezzin per il richiamo della preghiera della sera.
Le voci si alzano all’unisono, come un coro e vi lasceranno senza fiato.
Nel frattempo la piazza si prepara per la cena, centinaia di bancarelle vengono allestite, tra fumi e profumi di griglia, cous cous e spezie.
Gli artisti di strada preparano le loro performance, gli anziani giocano a dadi o a carte, i giovani passeggiano e si fermano a vedere le scimmiette ammaestrate e gli incantatori di serpenti che girano per la piazza.

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8) Visitare Chefchaouen, la perla blu del Marocco

E tra le montagne del medio Atlante appare una città dal colore blu intenso.
Ogni strada è blu, ogni porta o portone, ogni muro, scala o finestra.
Il paradiso dei fotografi! 
Perdetevi nella medina di Chefchaouen, piccolo villaggio arroccato tra le montagne.
Il fiume divide la città in due parti, i local amano sedersi con i piedi a mollo durante l’estate sorseggiando il tè.
Numerose atelier di pittori accolgono i turisti.
Piccole piazze, graziose vie, viste panoramiche e persino un monastero vi aspettano in questa suggestiva città tutta da fotografare!

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9) Mangiare un tipico tajine marocchino o addirittura cucinarlo

Il termine tajine è di origine berbera e si tratta di una pietanza di carne o pesce in umido, tipica della cucina maghrebina, che prende il nome dal caratteristico piatto in cui viene cotto.
Il piatto tradizionalmente è fatto interamente di terracotta, spesso smaltata o decorata, ed è composto da due parti: una parte inferiore piatta e circolare con i bordi bassi, ed una parte conica superiore che viene appoggiata sul piatto durante la cottura.
I tajine più conosciuti sono il mqualli (pollo con limone e olive), il kefta (polpette e pomodori) e il mrouzia (agnello con prugne e mandorle).
I marocchini li preparano per ogni occasione e normalmente viene mangiato accompagnato dal tipico pane rotondo cotto a legna.
Se siete appassionati di cucina, perchè non provare una cooking class?
Andate al mercato a scegliere gli ingredienti con una guida esperta (già solo l’esperienza del mercato vale la pena!), cucinate in compagnia e provate voi stessi i vostri esperimenti, da leccarsi le dita!

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10) Le montagne dell’Atlante costellato di villaggi berberi e antichi Ksar

Il passo di Tizi n’Tichka è il più alto del Marocco a ben 2.260 metri di altezza.
Qui c’è la neve in inverno! 
La neve in Marocco? Ebbene si. 
Le montagne dell’Atlante raggiungono i 4.000 metri di altitudine e sono la patria degli amanti del trekking che vengono in ogni periodo dell’anno.
Costellata di antichi villaggi berberi, boschi di conifere e aceri, piantagioni di argan e panorami mozzafiato, la strada tra le montagne dell’alto Atlante è tra le più belle del Marocco.

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